Trasformazione del mutuo in tasso fisso e allungamento di 5 anni
La Legge n.197 del 29 dicembre 2022 (di seguito “Legge di Bilancio”) offre la possibilità, fino al 31 dicembre 2023, ai clienti titolari di mutui a tasso variabile di richiederne la rinegoziazione passando ad un tasso fisso, individuato secondo le regole previste dalla normativa di riferimento.
I requisiti previsti dalla Legge di Bilancio per poter richiedere la rinegoziazione sono i seguenti:
- data di erogazione/accollo del mutuo anteriore al 1 gennaio 2023;
- importo originario non superiore a 200.000 euro;
- mutuo contratto per acquisto o ristrutturazione dell’immobile adibito ad abitazione;
- tasso e rata variabile per tutta la durata del contratto;
- regolarità nel pagamento delle rate;
- ISEE inferiore ai 35.000 euro in corso di validità e rilasciato da un ente abilitato.
Come previsto dalla normativa di riferimento, il nuovo tasso fisso sarà calcolato come somma tra la componente spread del tasso applicato al tuo mutuo a tasso variabile e il minore tra i seguenti indici rilevati al momento della rinegoziazione:
- Irs 10 anni;
- Irs della durata residua del mutuo o, se non disponibile, quella della durata precedente.
Si precisa, infine, che sarà possibile richiedere l’allungamento della durata residua del finanziamento fino ad ulteriori 5 anni, a condizione che la durata residua del mutuo all’atto della rinegoziazione non diventi superiore a 25 anni. Tale richiesta deve essere concordata ed è soggetta a valutazione da parte della Banca.